Wednesday, December 29, 2010
il pacco
mentre ormai stavo già scappando via dal natale, progettando un'immersione in mare stamattina, letture nel pomeriggio, un passaggiata serale per vedere i glow worms in piena livrea estiva al botanic garden, più qualche preoccupazione per curare un amico a cui è venuto un mostruoso occhio gonfio non si sa perchè.
e invece eccomi di nuovo improvvisamente immersa nel natale. sembra che da un momento all'altro debba nevicare!
ero all'università, gli amici mi hanno messo il pacco, grande da tenerla aperta, davanti alla porta della camera. appena l'ho visto mi è saltato il cuore in gola. il pacco!! eè arrivato!! ma sono andata prima a salutare tutti e ad avvisare che ho messo l'acqua per la pasta.
poi mi sono seduta da sola sul letto in camera, semibuia nel pomeriggio che sta scivolando in sera, con il vento (solito) improvvisamente diventato freddo. e ho aperto: un pigiama bellissimo, un libro di torte e cuori di plastica per produrre nuovi cuori di biscotto o cioccolato, in quantità indefinite, una lettera di papà (nnnnnhhhh!! babbo! mi manchi...), tutte le scritte sul libro di crostate e un'altra medaglietta della nonna che dovrò decidermi ad attaccare a qualche catenina. e poi, mentre giravo la manovella del carillon natalizio e fiocchi di neve cominciavano a scendere lenti e quieti nella stanza, e io a sentirmi terribilmente commossa, ho trovato anche una foto di me la nonna e la mia amica ale al lago, luminosa, e le parole dello zio franco, e i saluti di tutti che conosco così bene...e pezzi di cioccolato che hanno sparso le loro deliziose aureole di burro per tutto il pacco e anche, come si deve, su dorso e coste del libro di filosofia (si-hiiii!!! questa è giustizia).
lo so che non aggiorno il blog, lo so che dovrei e vorrei dire di più di me, perchè ci si può facilemente perdere in una grande distanza, ma faccio fatica a farlo perchè sto vivendo a fondo e intensamente - e ne sono felice.
però quando arrivano pacchi come questo, e aprendoli trovo dentro, come in un vaso di pandora al contrario, tutto il bene l'amore e l'affetto dala mia famiglia e delle persone con cui sono cresciuta, sì, mi sento un po' in colpa perchè non mi faccio sentire quanto vorrei, ma soprattutto... soprattutto mi sento troppo, troppo , esageratamente fortunata. talmente fortunata che mi viene da gridare!
grazie.
Chiara
Wednesday, November 3, 2010
here
devo preparare il talk, ma mi sentivo esaurita e il brillare glorioso del sole di tardo pomeriggio attraverso le finestre del soggirono, mi ha fatta isitintivamente grab the keys a step quickly out of the door.
il sole a quest'ora ha per me un fascino incantatore, irresistibile.
cosi' mi sono incamminata. era bellissimo!
come sempre, ho l'impressione che la natura qui sia piu potente - e piu sana anche.
ma quel che mi ha inebriata e' stata la sensazione di sfuggire alla casa, all'artificio umano, e respirare fuori.
la stessa cosa che sentivo quando dopo una settimana o piu di chiusure, scappavo a fare una passeggiata nei boschi, o meglio ancora, a brunate (sciocca predilezione, eppure presente).
ed ecco, mi sembrava proprio di essere a brunate. familiarita': nonostante il bosco qui sia una bosco di eucalipti, la terra rossa come il fuoco, e le erbe protese in forme inappropriate, inerpicandomi assorbivo questa sensazione positiva di familiarita'.'
non sono potuta stare molto, i computer mi chiamava indietro.
scendendo, in una radura, mi sono imbattuta in...un gruppo di canguri.
no.... decisamente non era brunate.
Sunday, October 24, 2010
SEQUEL
Saturday, October 9, 2010
Tuesday, September 28, 2010
?
perchè?
sono invece nel letto di una casa della capitale dell'enorme territorio austtraliano, scrivendo con il computer caldo sulla pancia e ossevando un temporale approcciarsi nero alla finestra, mentre stamattina c'era un sole sintillante.
perchè?
come funziona il cervello?
Saturday, September 11, 2010
alcune prime impressioni su canberra-che mi ero dimenticata di pubblicare!
Non sono stata molto informative riguardo ai miei ultimi spostamenti, ma ci sono parecchie novità. Wellington nel giro di una settimana mi ha riservato inaspettatuti sconvolgimenti di piani !
Firs of all, sono a Canberra, alla ANU (Australian national university), dove Kim è attualmente basato come ricercatore. Praticamente Canberra è una città sorta per ospitare l’enorme unversità nazionale, gli uffici governativi ( è la capitale!) , gli orrendi musei di storia e cultura della nazione , e tutti lavoratori annessi.
Popolazione: 450.000 persone circa- uno sputo. Estensione : HUGE! Non sono jin grado di quantificare , ma questa cittù sembra spalmata come formaggio su un panino. Non esistono costruzioni più piani, le strade sono viali faraonici su cui si aggirano sporadici, miserabili pedoni , le case sono precedute da un vialetto antistante chilometrico. In pratica, chi non ha un’autovettura, come la sottoscritta, è fregato.
Io sto in un qartiere a sud, sono ospite di amici di Kim-spiegazioni dopo-, il quertiere è Narrabundah. Devo ancroa chiedere spiegazioni, ma qui I toponimi sembrabi essere srtati inventati per un set di Guerre Stellari: Wollolongon, Narrabundah, ……, più che in un paese clonizzato dai soliti britannici sembra di aggirarsi su qualche roccioso deserto interstellare. tipo Starwars.
La città è sostanizalmente organizzata ttorno as una serie di gigantesche rotatorie che snodano il taffico persistente -come ho detto, spostarsi a piedi è uun’impresa a cui la gente si applica sol al’iterno del campus universotario, e senza nepure trope ragioni, a mio parere, visto che anch’esso ha estnsione paragonabile a un villagio di discrete dimensioni.
Ora ho già cambiatoposto di nuovo. Mi trovo a Dophin Beach, qualche centinaio di kilometri a sud di Canberra, ovviamente sulla costa.
Da venerdì a sdomenica si svlge qui un annuale ritrovo chiamato “Philosophy of biology at dolphin beach (PBDB, visto che tutti gli inglesi vanno pazzi per gli acronimi, come ho avupt già modo di notare).
Questo è a quanto pare un appuntamento imperdibile per ogni serio filosofo nel campo. Partecipano, oltre al gruppo di Canberra, un nutrito contingente da Sydeney, e tutti I visitors fellow del gruppo Canberriano.
A questo punto sarà il caso di spiegare qualcosa sull’università di Canberra. Ho detto solo che il campus è enorme: chiaramente, in proporzione, l’università è piuttosto grande e importante. In particolare, ci sono alcune facoltà leader che la portano ad essere qualcosa come classificata tra le primi cinque università del mondo.
Sunday, September 5, 2010
SUNDAY IN CANBERRA
Monday, August 9, 2010
un buon inizio...
Wednesday, June 16, 2010
Sunday, June 13, 2010
The day of disappearing bottoms and loopy birds
la prima cosa che vedo, un culo di gatto rosso che scompare dalla sommita' di un staccioanta, saltando giu' dall'altra parte.
la seconda cosa che vedo, una schiena di uomo (con fare a mio giudizio furtivo) , che giira l'angolo, proprio alla mia destra, all'estremita' ultima del amio cmapo visivo, in fondo a una rampa di scale.
terza cosa che vedo, gli ultimi centimetri di una macchina ch e si dilegua in un garage, e scende la saracinesca.
regolarita'...cosa vuoi ce siamno? perche' ci colpiscono cosi tanto? ci sono delle leggi in opera attorno a noi, e siamo tarati per raccolgienre gli effetti ...e trarne deduzioni. peccato che alcun regolarita' sono meaningless e traggono in inganno :) ...invalidita' dell'induction.
la mia giornata oggi e' iniziata con n questo dubbio: tutti stanno scappando da me! o il mondo ha qualcosa da nascondermi? una schiena che si dilegua ha pur sempre il sapore quatto quatto di una fuga....
ma altri sigificati si aggoungono al mio oroscopo odierno. dopo la rivelazione del terzo culo sfuggente.... quarta cosa che vedo: un ugccellino che si disimpilgia dal fogliame di un cespuglio, nel epndio appena sopra il mio cammino, e un po' scompostamente mi cade quasi addosso....ma e' una finta, e a due centimetri dalla mia spalla, riprende la via in salita . mah!
che uccello curioso.
quinta cosa che vedo, tre metri piu' avanti : un merlo mi attraversa la strada praitcamente sui piedi, con il suo becco lampeggiante e il corpo nero lucente. ha dei colori cosi' vivi che sembra un segnale da rispettare: non mi degna di uno sguardo, solo fa il suo pezzo di strada longitudinale al mio e interromep con una iriga orizzontale il mio cammino. aatareassico come una sfinge , assolutamente incurante dle mio destino umano, fa il suo segno e se ne va.
terza cosa che vedo, altri tre metiri piu' avanti: una pioggia di piccoli uccellini che cade giu dal fogliame compatto diu un albero. mi precipiatno addosso e mi ircondano per un attim o con suoni shciamzzanti, poi come una masserella compatta deviano e si disperdono nell-aria piu' aperta.
perche'???
raggiungo la fermata de pullman con la testa piena di presagi.
e' perfettamente sensato che ci gfosse un -pensiero magico, nei tempi passati, no?
Saturday, June 12, 2010
sun
Monday, June 7, 2010
queen's birthday
Tuesday, June 1, 2010
news from the dark :)
salpero' , o meglio volero', alla volta dell'emisfero nord giovedi' 17 giugno, in un pugno di giorni.
a questo rpoposito....onn sto nella pelle! ahhhuuuu, non vedo l'ora di toccare di nuovo il suolo dall calda, soleggiata, sanamente continentale europa! qui si comincia a gelare, e quel che e' peggio, come ho raccontato a varie persone aspizzichie bocconi , non si ha il conforto di una casa riscaldata , quando si torna la sera . i barbari qui non usano il riscaldamento( non ci credevo, quando mi e' stato anticipato...o per essere precisi, non volevo crederci, ma e' verita') . tutto finisce pe ressere orrndamente intriso d'acqua, dai vestit alle ossa, dato che piove con scars einterruzioni, eogni piccolo stupido gesto della vita quotidiane, per esemmpio lavare i apnnie farli asciugare , o camminare da un posto all'altro bagnandosi di pioggia, diventa....pain, una pena.
ma non sara' il suolo italano quello che tocco per primo; in mama italy ci arrivo il 27 giugno, prima saro' alla conferenza in sapgna. percio' temporeggero sui baci e gli abbarcci di ritorno ancora per un mesetto, in totale :)
oggi e' una girnata di quelle fortunate: niziata con una bella serata ieri, a casa, un giusto risveglio e...il mio ultimo tutorial! sopravvisuuta, e con un certo successo : con mia enorme sorpresa, e di loro pura sponte, i miei studenti mi hanno salutato ringraziandomi , il che e' stato davvero bello, e dicendomi che gli manchero'...non ho capito se e' solo perche' sono u po' infantili e li divertivo coon le mie perplessita' linguistiche o gli sforzi sovrumani per spiegare filosofia in inglese, che sono stati di sicuro abbstanza visibili (leggi disperati :) ), o se possano avermi ringraziato epr qualcosa di piu' serio, per esempio averli aiutati a capire il problema dell'induzione o il fasificazionismo ...il che mi riempirebbe d'orgoglio... nel dubbio, diciamo che sono stai molto carini e sono davvero contenta, mi hanno lasciata completamente aboccsa aperta.
in ogni caso dallo sforzo di rielaborare molti argomenti per spiegarli, alcuni del tutto nuovi, ho imparato molto anch'io. e in generale mi sento finalmente " introdotta" alla filosifa analitica, un territorio finora inesplorato.
resto camapanilisticamente attaccata al piu' ampio respitro della filosofia continentale, nel rpofondo. l'idea e' che infatti l'analytical philosophy, e consapevolmente, a volte sia davvero un po' troppo anal: fuor di metafora che non abbia del tutto soprassato al fatdica fase anale di freudiana memoria... sono un po' cosi', attaccati al particolare, a farsi la guerra con gli arguments, in un modo che a volte perde di vista il significato generale della faccenda , dell'indagine,...pero' c'e' anche del buono, e sicuramente provartici in prima persona adiefndere le tue tesi responsabillizza il modo di pensare, spinge a cercare buone e solide ragioni per sostenere le ipotesi, a evitare i fatidici cul de sac dei ontroesempi,a non penrederi in lirismi suggestivi ma di poca consistenza,. e, si , in fondo, abitua anche aun cavalleresco incrocio di spade intellettuali, con tutto il rispetto che si deve all'avversario.
comunque, fosse anche un metodo non perfettamete valido, ho qualcosa di nuovo nel sacco. una nuova prospettiva, un gradino in piu' ulle spalle dei giganti :)
ma soprattuuo, ora che ho finito i tutorial, ho finalmenettempo di dedicarmi a me stess, e alle mie letture. questi ultimi quindici giorni saranno intensi, e spero, produttivi.
s empre che non li perda a scrivere post infiniti swul blog. percio' ora la smetto!
con un buff aconclusiona: uno dei miei studenti , probabilmente 17 enne, stamattina mi ha inivtata a uscire conlui ...jesus! pero' che coraggio:)
e altro: posso mettere le foto su facebook! ho ottenuto l'autprizzazione! per chi non avesse il io contatto, chiara elettra.
u abbraccio globale,
chia
Saturday, May 15, 2010
Monday, May 10, 2010

model tits



il titolo del post è volutamente un po' oscuro per i non english speaking perchè ho pensato che i miei nonni potrebbero occasionelamente essree lettori del blog; e nonna in particolare non gradirebbe un post intitolato "tette della modella" (forse nonno sì?); o forse la nonna farebbe una sua risatina che non vuole contraddire nè mettere in imbarazzo nessuno, rispettosamente, ma io sono sicura che alla sua sensibilità non piacerebbe.
Thursday, May 6, 2010
telefono e internet
Saturday, April 24, 2010
Tuesday, April 13, 2010
vorrei scusarmi
non che non ci pernsi : sappiate che ogni mail, o ogni breve messaggio che ricevo mi fa enormenmente piacere e mi fa venire un avolgia di parlare, di raccontare, di tenervi stretti, che non so nemmeno dire. le risposte sono gia' tutte pronte e aprlano nella mia mente, ma non troo il tempo materiale! e' vero che sto facendo tante cose qui.... e che sswtudiare mi richiede anche concentrazine, quindi a volte devo propri sopprimere il pensiero che al cmputer c'e' della gente con cui parlare, senno il libro rimane aperto davanti a me per ore....
alcuni d quelli che devono piu' seriamente rivcevere le mie scuse perche ancora non ho rispost alle loro mail ( ma come vedete so la lista a memoria !) sono: tia, martita, vale cima, ale, gaia cugi, lisaaaaaaaaaaaaaaa, ale, mia mammma...ghhhh
Wednesday, March 31, 2010
RACCONTI DI QUALCHE VECCHIO GIORNO
perdonatemi, lo so che sono latitante! e che non è questo il mdoo di aggoiornare un blog...sto postando infatti commenti vecchi di una asettimana . Ma il tempo è tiranno.:dategli la colpa.
Stasera sono stata a vedere un balletto. Qualche settimana fa un mio compagno di università mi ha voluto regalare i biglietti, e così stasera siamo andati.
Qualche presmessa. Era un compagnia neozelandese, ma ballerini internazionali, per nulla provinciale. La rpima parte era molto tecnica e direi geometrica, giocata su singole ballerine o coppie che compitavano esattamente con braccia e gambe gli accordi di un clavicembalo. Nell’insieme era interessante, tutù e calzemaglie d’ordinanza di un balletto classico, a contrasto con una coreografia inusuale; ma infine troppo lineare e angoloso per i miei gusti (comunque danza classica, non contemporanea).
La seconda parte è stata entusiasmante. Il corpo di ballo era in verde, e avevano smesso la tenuta classica per un costume più minimalista e, devo dire, sorprendentemente di maggiore effetto coreografico. Il mio accompagnatore mi ha fatto notare che le scuole di danza neozeladesei spesso scelgono di ballare con questo colore; un tentativo di trasportare un po’ del natural myst che si respira ovunque i questa terra dentro la sala del teatro, o una sorta di citazione o un omaggio alla natura cruda del paese, verso la quale molte persone, a quanto vedo, sentono un forte senso di appartenenza.
La musica era….emozionante. Non usano distribuire brochure ( sono a pagamento! ) quindi non so esattamente di cosa si tratti, cercherò, ma era una musica morbida, classica e trascinante, e l’avvicendarsi dei corpi sul palco la assecondava con estrema gustizia.
Quanta grazia, quanta bellezza , che gloria l’armonia dei corpi e della musica! Due ballerine venivano trasportate in alto verso il pubblico in jambée frontale, e nella platea mi sembrava di stare in un mare in tempesta solcato da due fierissime polene.
Ogni volta mi chiedo com’è che non ho deciso di diventare una ballerina. Dev’essere una gioia inebriante ballare- bè, forse non to considerando i sacrifici del backstage…dev’essere per quello che non ho iniziato la carriera ;). Comuqnieu, il punto è che mi torna entusiasmo e amicizia verso gli esseri umani, quando vedo che l’arte produce un po’ di bellezza.
Tuesday, March 23, 2010
acronimi
http://acronyms.thefreedictionary.com/Anonymous+Acronym+Abuse+Association
con buona pace di chi ne apprezza il rigourous and sharp thinking ( e so che c'e' qualcuno tra i visitatori del blog che si deve rivonoscere) ...c'e' un limite oltre il quale la concisione fdiventa risibile :)
Sunday, March 7, 2010
Tuesday, March 2, 2010
precisazioni
Wednesday, February 24, 2010
getting my dawn...
Wellington è pulita
Sunday, February 21, 2010
provaprova
devo raccontare un miglaio di cose circa, solo di questa prima settimana, e dvo raccontarle a tanta gente, quindi sono praticamente gia' in ritardo, mi devo affetttare.
e' molto strano, i destinatari che ho in mente sono molti , vanno dai parenti ai beloved firends e quindi non sono esattamente certa del resgistro da usare... di conseguenza, una richiesta: abbiate pazienza!
abbiate pazienza per il typing, perche' scrivero veloce e con una tastiera inglese, che non ha i nostri accenti, abbiate pazienza se me ne usciro con cose noiose o melense o troppo superficiali. in generale credo che raccontero' quello che mi succede, le novita(quindi praticamente tutto cio' che mi circonda) , sicuramente quello che provo a proposito, ma cosi' a rpima vista non so se scrivero della cosa troppo intime...insomma, e' pur sempre una pagina web e de blog non ho mai amato l-impressione che danno di shciaffare in faccia a tutti, con un certo narcisismo, il proprio panorama interiore.
pero' a tutti quelli a cui ho in mente di scrivere, e probabilmente leggeranno, voglio dire da subito una cosa: vi voglio bene, ed e' per questo che scrivo. siete il mondo che mi porto dietro partendo e viaggiando e che rispecchia quello che sono, in larga misura. non sarei IO senza di voi, in un certo senso. E se e' vero che l'amicizia e la-ffetto vivono anche da lontano, siamo d'altra parte umani: e un po' di tempo e' la poca cosa che abbiamo da spartire sua qyuesta terra, di conseguenza va curato.
co questa chiusura filosofica mi sono guadagnata anche per oggi il mio posto in ufficio, giustamente al Philosophy Department: mi sento la coscienza aposto :) . bene, questo era L'INIZIO. vediamo come viene.